L'isola di Lampedusa (Ampidusa in lingua siciliana) è un'isola italiana dell'arcipelago delle Pelagie nel Mar Mediterraneo. Conta circa 5.500 abitanti. Con una superficie è di 20,2 km², è la sesta per estensione delle isole siciliane. Amministrativamente appartiene al comune di Lampedusa e Linosa (provincia di Agrigento).
L'isola ha forma particolarmente allungata (circa 9 km, contro i soli 1,5 di larghezza). La vegetazione è quella tipica mediterranea, ovvero molto brulla. Geologicamente appartiene all'Africa, in effetti dista solamente 113 km dalle coste tunisine (la profondità massima che si osserva tra le due coste è di appena 120 m). La Sicilia (Porto Empedocle) dista invece 205 km. Il punto più alto dell'isola è l'albero del sole, situato a 133 m di altitudine. Lampedusa è l'estremità meridionale della penisola italiana, infatti è situata alla Latitudine di 35°30' N; più a sud di Tunisi, Algeri e Ceuta ma non di Melilla (35° 17' N), tuttavia non è ancora il luogo più meridionale del Continente Europeo. Il primato spetta all'isoletta di Gavdos situata a a sud dell'isola di Creta (Grecia) a 34° 48' N. Se si considera invece l'intera Unione Europea il primato spetta a Cipro la cui punta più meridionale è situata a 34° 33' N circa (ovviamente tralasciando i territori oltremare e in particolare le isole Canarie spagnole).
Lampedusa è stata luogo di sosta per Fenici, Greci, Romani e Arabi che hanno lasciato traccie ben evidenti del loro passaggio. I Romani sfruttarono Lampedusa per impiantarvi uno stabilimento per la lavorazione del pesce e per la produzione del garum, una salsa di pesce molto diffusa in età imperiale. Gli Arabi sono coloro che lasciarono più impronte su quest'isola perché, dediti come erano alla pirateria, la utilizzarono come approdo anche molto tempo dopo la cacciata ufficiale dalla Sicilia.
Successivamente, per un lungo periodo, l'isola rimase in tranquilla attesa di nuovi abitanti. Nel 1630 Giulio Tomasi, avo dell'autore del Gattopardo, fu insignito da Carlo II di Spagna del titolo di principe di Lampedusa e Linosa. Un secolo dopo, la famiglia Tomasi chiese ai Borbone un congruo finanziamento per poter condurre sulle isole dell'arcipelago le opere necessarie al ripopolamento. Nell'800 i Tomasi cedettero le Pelagie a Ferdinando II di Borbone. Il sovrano non fece un acquisto avventato e riuscì a rendere attivo e produttivo l'arcipelago insediandovi circa 150 anime dislocate tra Lampedusa e Linosa.
Nel 1860 gli isolani si ritrovarono sudditi del Regno d'Italia che si disinteressò totalmente dell'isola se non per impiantarvi nel 1872 una colonia penale, poi soppressa soltanto nel secolo successivo.
Dopo decenni di attesa, negli anni '60 del XX secolo Lampedusa è stata collegata dalla linea telefonica con la terraferma, ed è stata costruita una centrale elettrica e l'aeroporto; nella parte occidentale, è presente una base NATO.
Negli ultimi anni, a parte l'attenzione missilistica del colonnello Gheddafi per Lampedusa, che il 15 aprile 1986 lanciò a scopo provocatorio due missili SCUD diretti contro obbiettivi americani che caddero ad appena 2 km dalle coste lampedusane, le Pelagie sono state finalmente rivalutate, grazie alla bellezza del mare ed alla loro selvaggia ed affascinante natura. Attualmente l'isola di Lampedusa è balzata alla cronoca perché primo approdo di migliaia di clandestini nord-africani diretti verso l'Europa.
Nel 2002 sull'isola è stato girato il film Respiro, con l'attrice Valeria Golino e la regia di Emanuele Crialese.
Nel mese di settembre, a partire dal 2003 si tiene sull'isola un concerto-evento dal nome O' Scià, organizzato da Claudio Baglioni, con numerosi ospiti italiani e stranieri, per sensibilizzare la gente sul problema dell'immigrazione clandestina.